La Costa de la Luz in Andalusia

E’ piuttosto inutile cercare di spiegare a parole la Costa de la Luz, la costa meridionale della Spagna che si estende da Tarifa a Cadice.
Sicuramente più utile può essere raccontarvela con qualche immagine, per trasmettere quel senso di immensità e serenità che si respira di fronte all’Oceano. Playa de Bolonia, Zahara de Los Atunes, Conil de la Frontera, Caños de Meca, Faro di Trafalgar, Cadice. Sono solo alcune delle diverse località di mare dove poter soggiornare, con un alternarsi di calette e spiagge infinite.
Quello che è certo è che questa costa della Spagna vive di ritmi, colori e sapori unici.IMG_7770low_m

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Week-end a Siviglia

Siviglia sembra custodire l’essenza della Spagna. Architettura islamica, gotica e rinascimentale che si mescolano, storia, cibo, accoglienza, flamenco.
Appena metti piede a Siviglia vieni catturato dall’ospitalità e dalla vivacità degli andalusi, dal desiderio di entrare in uno dei tanti tapas bar della città, di conoscere le vie dei suoi antichi quartieri, di fermarti nelle piazzette alberate del quartiere ebraico, di affacciarti nei cortili dei palazzi.
Se avete solo 2 giorni a disposizione direi di non perdere la spettacolare Cattedrale (ingresso 7,50 euro), la torre de La Giralda (cui si accede dalla Cattedrale), ovvero la torre campanaria della Cattedrale, i Reales Alcazares (ingresso 9,50), da cui si accede poi ai giardini, una passeggiata nel Barrio Santa Cruz e Plaza de España.

Piccola dritta. Spesso noi italiani diffidenti non prestiamo grande interesse alle guide che ci si propongono per visite guidate nei monumenti. (O almeno, a me capita cosi’). Qualora pero’ davanti alla Cattedrale, vi si dovesse presentare un signore sui 65-70 anni, di nome Manolo, guida ufficiale con badge al collo che, per 5 euro in più rispetto al biglietto di ingresso, vi propone visita guidata in italiano saltando la fila, fatela assolutamente. Una visita di 50 minuti dentro uno dei monumenti più belli al mondo con una simile spiegazione e simpatia è valsa tutti i 5 euro!

Fermo restando che a Siviglia sia possibile mangiare bene quasi ovunque, ecco due posticini dove gustare qualche ottima tapas con gli spagnoli: Bodega Santa Cruz, a Rodrigo Caro incrocio Mateo galgo (vicino cattedrale), un piccolo locale a buon mercato (tapas a 2 euro), oppure salendo un po’ di prezzo Espacio Eslava a Calle Eslave, 3.IMG_4733blogIMG_7606blogIMG_7597blogIMG_4704blog

Vita di mare a Cadice

Sono nato a Cadice, in Andalusia. In realta’ non ricordo quando ma c’era bassa marea. Mia madre mi ha sempre raccontato quanto fosse stato difficile nascondersi dai bambini che venivano a cercarci sotto la sabbia. Sono un granchio. Un granchio de La Caleta, la spiaggia cittadina di Cadice, quel lembo di sabbia abbracciato da un lato dal castello di S.Sebastian e dall’altro dal castello di S.Catalina.
Ho diversi amici che abitano a Cadice ma in spiagge piu’ lontane dal centro storico. Per arrivarci dovrei andare nella citta’ nuova. Un po’ complicato. Ancora oggi qui nella Caleta, nei pomeriggi di agosto, con gli umani che riempiono la spiaggia, per qualche strano fenomeno arriva la bassa marea, si ritira il mare e le barche rimangono incastrate come fossero relitti. Il sole inizia a scendere e il paesaggio sembra diventare di fantasia. Adulti e bambini si muniscono di secchielli colorati e iniziano il loro pellegrinaggio tra le barche, i sassolini, le conchiglie. Noi abbiamo sempre saputo nasconderci bene agli umani…ma non rovinate i loro sogni.

N.B. Come gia’ successo per gli articoli “New York stories”, ricordo che questo e’ un mio modo diverso di raccontare citta’, angoli, scorci, itinerari realmente esistenti.

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Andar per tapas a Barcellona

Le tapas rappresentano un’istituzione gastronomica ma anche culturale di tutta la Spagna. Andar per tapas è ormai un’abitudine non solo per gli spagnoli ma per chiunque si ritrovi a trascorrere una vacanza in Spagna. La quantità e la varietà di tapas che ho visto ogni volta che sono stata in Spagna è infinita. Questi piccoli piatti che spaziano dal pesce al jamon iberico, dal pulpo a feira alle patatas bravas ti paralizzano le papille gustative ancor prima di mangiare.
L’ultima volta che sono stata a Barcellona, circa 4 mesi fa, per caso (dopo aver letto anche le recensioni di tripadvisor), mi sono ritrovata a cena da Ciutat Comtal. Se prevedete un week-end a Barcellona fate un salto in questo ristorante spagnolo. Un po’ di fila e’ da considerare sempre, anche perchè io non avevo prenotato, e la zona non e’ tra le mie preferite, seppur centralissima (rambla de catalunya), ma le tapas, in particolare quelle di pesce freschissimo, credetemi sono davvero memorabili. La foto non lascia troppi dubbi.

Se avete consigli su tapas bar a barcellona, dal Born al Barrio gotico, sbizzarritevi.tapas

La Boqueria di Barcellona

Due week-end fa sono stata a Barcellona. Un bel fine settimana con mia madre, che non l’aveva mai vista.
Devo ammettere che tornare in questa città è sempre piacevole. Barcellona è la classica città di mare in cui molti di noi vorrebbero vivere. E raramente ti delude.
E nel rispetto di alcune mie tradizioni, non poteva mancare neppure questa volta un salto alla Boqueria, il mercato coperto più grande e antico della Spagna.
La Boqueria, in realtà, non è semplicemente un mercato. E’ un’esperienza visiva, olfattiva, gustativa.
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Non credo ci sia persona che, di fronte alla varietà infinita di macedonie e frullati colorati, non abbia ceduto almeno una volta ad un bicchiere di frutta fresca. O ancora, alzi la mano chi non si è mai lasciato tentare da un pezzo di jamon serrano o di pata negra.
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IMG_2636mod Questa volta ho deciso di prendermela con calma e, anziché girare come un’ossessa tra le varie bancarelle, mi son seduta alla “barra” (al bancone) del Bar Central “la Boqueria”.
Il risultato? Un misto di pesce per 2, a circa 26 euro: un esplosione per le papille gustative.foto (8)mod

Valencia tra arte e scienza

Quando un architetto, o un qualunque altro artista, decide di dedicare la propria professionalità e fantasia alla propria città ne esce fuori un risultato esplosivo.
E’ questo quello che ho pensato quando ho visitato, diversi anni fa, Valencia (anche se casi come questi sono tanti).
A dire il vero, Valencia non la reputo tra le mie città spagnole preferite ma devo ammettere che quando sono arrivata in quest’area della città sono rimasta affascinata dall’innovazione e dalla creatività dell’architettura che caratterizza il complesso realizzato dell’architetto Calatrava.
La Città delle Arti e delle Scienze si snoda lungo le rive del Turia.
In un’esplosione di bianco e di azzurro ( merito anche dei riflessi delle fontane) qui troviamo il museo delle scienze, l’Emisfero, il palazzo dell’arte, l’Humbracule e il parco oceanografico.
Qualsiasi appassionato di fotografia (ma non solo) rimarrebbe ore a fotografare queste strutture dalle linee diverse, a volte quasi a sembrare incastrate ma nello stesso tempo ordinate.

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Museo delle Scienze IMG_1453 - Copia

E’ Marte o la Terra?E’ Lanzarote

Selvaggia e dai forti contrasti.
Per molti, l’isola di Lanzarote non è una meta presa in considerazione per le vacanze ma è interessante invece scoprire come qui, natura e uomo, si siano perfettamente integrati.
Non a caso l’isola è stata nominata dall’UNESCO Riserva della Biosfera ed è la dimostrazione di come l’ingegno e la mano dell’uomo siano riusciti a creare arte con la natura.
L’artista César Manrique ha “protetto” questa terra (tutelando il suo paesaggio e piano regolatore) e sue sono le opere più importanti dell’isola e i “giocattoli del vento”, ovvero le simpatiche girandole posizionate in alcuni incroci.
Più di 100 vulcani, accarezzata dal vento del Sahara, mare blu, roccia lavica. Lanzarote è un paesaggio “marziano” dove il colore nero si sposa con le lingue di spiaggia bianca.
“Marziana” anche la sua movida: se pensate di trascorrere una settimana di divertimento siete nel posto sbagliato. Lanzarote è per coloro che amano il totale relax, i ritmi lenti e una natura selvaggia.

Il Parco Nazionale di Timanfaya
Il paesaggio della Montagna de Fuego è un posto da vedere assolutamente.
Un mare di lava solidificato che arriva fino al blu dell’oceano. Profonde voragini, enormi crateri. In questo punto, centinaia di anni fa, un’esplosione ha coinvolto 30 crateri in eruzione contemporaneamente!!
Ancora oggi, nonostante i vulcani siano spenti, a pochi centimetri sotto terra si trova ancora una temperatura di oltre 100 gradi.

Arrivati fino alla cima, nel ristorante panoramico il calore geotermico viene utilizzato per cuocere il cibo

A piedi nudi…
Tante sono le spiagge, di sabbia bianca o nera che sia.
Tra queste la lunga spiaggia di Famara, nel nord dell’isola, anche una delle più frequentate per le sue dune e per la costante presenza di vento e onde (non a caso meta di molti surfisti).

Playa Papagayo è invece un anfiteatro naturale con sabbia dorata, più protetta dal vento. Un tempo spiaggia hippy e alternativa… L’unico locale qui presente ricorda un po’ quelle atmosfere, con tapas a go-go e Bob Marley in sottofondo.

Quando la malvasia incontra la lava…
La regione interna dedicata alla produzione del vino è La Geria. Qui le basse viti di malvasia e moscato sono circondate da muretti di pietra lavica che, proteggendole dai venti e garantendo una perfetta umidità, producono un ottimo vino.

Un cratere nel mare
El Golfo è un grande cratere che si è formato direttamente sulla costa e mangiato, a metà, dall’acqua. In esso si è formata una laguna verde intenso (per la presenza di un’alga).
Accanto al cratere, un villaggio di piccole case bianche che porta lo stesso nome.

Los Hervideros
Uno spettacolo naturale! Scogliere a picco sull’oceano Atlantico che, “schiaffeggiate” dal mare, creano una spettacolare nebbiolina