Massive Attack – Teardrop

Bristol, una delle città inglesi musicalmente più in fermento.
Qui, negli anni Novanta, esplode un nuovo genere, dirompente, innovativo, tangibile a qualsiasi timpano.
Una vera e propria identità musicale che ha caratterizzato Bristol e, subito dopo, tutto il panorama mondiale musicale, il trip-hop.
A farsi da ambasciatori di questo nuovo modo di fare musica “underground” sono i Massive Attack che poco dopo arrivano alla cosiddetta “dark-wave” con uno tra gli album più conosciuti: Mezzanine.
E’ con Teardrop che secondo me i suoni dark raggiungono il loro massimo splendore, alterando il battito cardiaco, quasi a omologarlo alle pulsazioni cardiache di inizio brano.
Ecco un nuova NOTA di viaggio.

..Teardrop on the fire, fearless on my breath… / .. Lacrima sul fuoco, intrepida nel mio sussurro..

Lucio Dalla – Com’è profondo il mare

Le mie NOTE di viaggio oggi le dedico a Lucio Dalla.
Al mondo visionario, irrequieto, riflessivo, intenso, di Lucio Dalla.
Canzoni rimaste nella storia della musica. Parole rimaste nella storia della musica. Parole rimaste nella storia delle parole.
Questa che pubblico è “Come è profondo il mare”, una tra le mie canzoni preferite.
Contenuta nell’album omonimo del 1977 “Com’è profondo il mare”. E qui, navigando in una specie di mare di fuoco, di viaggi insieme ne possiamo fare tanti.

“…Con la forza di un ricatto L’uomo diventò qualcuno Resuscitò anche i morti Spalancò prigioni Bloccò sei treni Con relativi vagoni Innalzò per un attimo il povero Ad un ruolo difficile da mantenere Poi lo lasciò cadere A piangere e a urlare Solo in mezzo al mare Com’è profondo il mare…”.

E poi arriva sera…

… con un tocco che più british non si può e con una colonna sonora quasi “decadente”. Perfetta in ogni dove.  Affacciàti alla finestra, ad osservare un qualunque mondo. Basta che sia il tuo mondo.

The Police – Every breath you take

Radiohead – Creep