La Domus Aurea di Roma

Tre settimane fa lessi della riapertura della Domus Aurea durante i lavori: una visita di 15 minuti, solo il sabato e la domenica.
Dopo tanti anni riapre uno dei miei sogni nel cassetto, mi dico.
Quella che fu la villa di Nerone. Mi affretto in 3 minuti nell’acquisto on-line della visita.
Fino a fine dicembre solo 4 posti disponibili. 15 euro circa per 15 minuti. Compro. Li vale tutti, mi dico. E contribuisco al suo restauro. Dopo 2 giorni un sms mi informa che la transazione, x motivi legati al sistema, non è andata a buon fine. Non ci credo mi dico. Questo è un incubo. Mi rassegno. Qualche giorno fa leggo un articolo su L’Espresso. Di quegli euro solo un terzo sembrerebbe finire nelle casse del Ministero. E gli altri mi dico? Gli altri finiscono nei concessionari privati, alla Electa e alla Coopculture.
Senza entrare nelle solite tematiche politiche e populiste troppo lontane dal mio modo di vivere e pensare mi chiedo… Avete mai guardato le riprese dei restauri?
Mai osservato la passione e la competenza di chi trascorre giornate a risistemare anche un solo centimetro di quegli affreschi?Spesso a pochi euro…
Ecco io vorrei leggere a volte di loro.
E di quanto sia unico e invidiabile riportare in vita la storia.
E la bellezza…
In questo breve video, la domus attraverso un punto di vista (esterno) diverso.

Museo delle Mura – Roma

Ci sono musei e monumenti a Roma spesso non presi in considerazione.
Piccoli gioielli a volte snobbati dai classici itinerari turistici e spesso dimenticati dai romani stessi.
Accade poi che durante una delle bellissime domeniche ottobrine di Roma, decidi di scoprire proprio quegli angoli nascosti e farli conoscere indirettamente a chi non ci è mai stato o non ne ha mai neppure sentito parlare.
E allora ti ritrovi ad esempio nel Museo delle Mura, all’interno delle Mura Aureliane, con ingresso nella Porta di San Sebastiano, una delle porte meglio conservate delle mura. Ed è tutta una scoperta.
Circa 300 metri di camminamento, con feritoie che si aprono sulla strada e grandi arcate che si aprono invece sul verde, nella parte opposta, per poi raggiungere la terrazza, sulla torre centrale, e godere di una delle più suggestive viste di Roma.

Ingresso gratuito.

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Qui  il video dei musei in Comune di Roma

La Galleria d’Arte Moderna di Roma

Un mio personalissimo tributo all’arte neoclassica, vista attraverso i miei occhi e la mia macchina fotografica, in un video di neanche 2 minuti. Corpi nudi, grida disperate, rabbia. Muscoli in completa tensione, movimenti eleganti e maestosi. Corpi di grande intensità energica. Eroi, fanciulli, divinità pagane.

Un turbine di stimoli visivi: è la Sala n. 7 della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, un museo che abbraccia il periodo tra il XIX secolo e il XX secolo.
Il bianco candido di Ercole e Lica, opera statuaria di Canova al centro della sala, trafigge gli occhi appena si entra in questa sala.
Difficile rimanere impassibile di fronte a quest’opera. Difficile non scorrere poi gli occhi sulle altrettante statue di autori del neoclassicismo come Tenerani, Galli ecc…
Rivivono gli dei dell’Olimpo, ed è come se fossero lì. Reali.

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna (anche detta GNAM) è la nostra galleria, la galleria di tutti noi cittadini. Tutto questo è il nostro patrimonio, la nostra storia, la nostra grandiosità, la nostra identità e per questo va ammirata e fatta conoscere.

GNAM – Viale delle Belle Arti 131, Roma

Il mercato di Piazza Vittorio a Roma

Quando giro cerco di respirare tutto come se fosse un angolo nuovo e da cui imparare qualcosa.
Questo perché anche nei posti in cui viviamo ogni giorno possiamo “scovare” qualcosa di nuovo. Possiamo sentirci in qualche parte del mondo anche stando a casa in realtà.
Se siete di Roma ad esempio, o se vi ritrovate a passare per Roma, fate un salto di mattina al mercato di Piazza Vittorio, o meglio, ormai Nuovo Mercato Esquilino. Vi si può entrare da quattro accessi diversi, da via Turati, da via Principe Amedeo, via Lamarmora e da via Mamiani.
Nonostante il mercato abbia perso buona parte della sua particolarità, da quando si è spostato dalla piazza ad una ex caserma nei pressi della stazione Termini, il giro tra le bancarelle alimentari rimane un’esperienza divertente (ed educativa per molti) così come leggere i cartelli con scritto bieda laziale, lattugia romana, cikoria, prugni…Un mercato colorato e chiassoso senza dubbio, dove culture diverse si mescolano perfettamente. Dove donne indiane acquistano il riso dai cinesi, dove signori romani contrattano sul prezzo del pesce dei bengalesi. Immergetevi in questa atmosfera multietnica del mercato e se avete intenzione di acquistare spezie, o riso, tra le decine di tipologie di chicchi, fate un primo giro di perlustrazione cercando il banco più pulito e con il cibo più fresco.
Il mercato, suddiviso in due aree, una dedicata alle stoffe e all’abbigliamento e una dedicata agli alimenti, garantisce scoperta gastronomica e conoscenza culturale. La parte che mi incuriosisce però da sempre è quella del pesce, con le sue enormi carpe e pesci gatto.

Per chi vi si reca una premessa: non pensate di andare a visitare la Boqueria di Barcellona o il Borough Market. Questo e’ un vero e proprio “bazar” rionale multiculturale e popolare. Qui sotto due bellissime immagini del fotografo Vincenzo Pisani.1Walk Alone_2Interno mercato 1The Art of Being Good-Hearted_2