Prende la linea F e scende alla fermata di York St.
Si butta su Washington St camminando fino all’incrocio con Water St. E’ nel quartiere Dumbo, a Brooklyn.
D’un tratto è come se si trovasse negli occhi di Sergio Leone. D’un tratto si sente nei panni di Noodles (Robert de Niro).
D’un tratto, davanti a sè, ha lo scorcio di New York da sempre desiderato e inseguito: quello di C’era una volta in America. Il Manhattan Bridge. E sembra di ripercorrere le vicissitudini della malavita newyorkese e del proibizionismo.
“Nessuno t’amerà mai come ti ho amato io. C’erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: Deborah esiste, è là fuori, esiste. E con quello superavo tutto…”
stavo giusto qui a spulciare le mie molte letture che non riesco a portare a termine e tu…eccoti.
A proposito del bridge (ma nn c’entra niente perchè il bridge in questione è messicano) conosci la serie americana The bridge?
sheraunabbraccioegrazieperavermiricordataalmenotu
ps. che bellissimissimo film C’era una volta!